Chelidonium majus
“La celidonia è molto calda e contiene un succo velenoso e viscido. Perché ha un veleno così nero e amaro in essa non può dare salute ad una persona, perché amche se da qualche parte desse salute, darebbe maggiori malattie interne da qualche altra parte. Se qualcuno ne mangia o ne beve, essa lo irrita e lo ferisce internamente, e quindi a volte provoca un'evacuazione e una digestione dolorosa e priva di salute."
"Ma colui che mangia o beve o tocca cose impure, per cui diventa ulceroso nel corpo, prenda il grasso vecchio e aggiunga abbastanza succo di celidonia e lo pesti con esso, contemporaneamente lo sciolga in una ciotola e poi si unga spesso e verrà guarito.”
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Pianta erbacea perenne con un rizoma ramificato lungo 10 cm, la corteccia è bruna o rossiccia, l'interno è giallo; il fusto, alto 50-70 cm, è eretto, ramificato con i nodi ingrossati e provvisto di lunghi peli. Tutta la pianta contiene un lattice giallo-aranciato ad azione caustica.
I fiori sono riuniti in piccole ombrelle opposte alle foglie e al termine del fusto; il calice è formato da due sepali precocemente caduchi, la corolla ha quattro sepali ovali di colore giallo intenso.
Il frutto è una capsula allungata di colore giallo. Cresce al limitare dei campi e in terreni calcarei.
La pomata di celidonia è indicata contro verrucche, eczemi da allergia, condilomi, dermatiti da contatto