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Le pietre raccontate da Brigitte Pregenzer

"Dio ha posto l'uomo come la più bella delle  gemme  sulla terra, nel cui splendore si rispecchia tutto il creato"


                    Hildegard von Bingen
                    Liberian divinorum Opera

Le pietre curative secondo Hildegard 


Ildegarda mette l'essere umano al centro dell'universo e degli eventi del mondo intero. Lo descrive come un "uomo del cosmo". Tutta la natura è al suo servizio e  mette "gioiosamente i suoi beni a sua disposizione" - se sa come usarli. L'uomo è anche sotto l'influenza della natura e delle energie cosmiche. Egli è influenzato da campi geopatici come i raggi della terra e le vene d'acqua o da influenze meteorologiche come il vento, il freddo, l'alta pressione, la bassa pressione e simili. 
L'essere umano è costituito da 4 elementi:terra, fuoco, acqua e ari. Di essi l'uomo ha bisogno per raggiungere e mantenere la sua guarigione fisica, mentale e spirituale. L'intera creazione con tutti i suoi elementi, piante, animali e minerali è fatta per l'uomo ed è a sua disposizione. Questa è anche la responsabilità dell'essere umano: deve prendersi cura di sè stesso e di tutto il creato, perché è sempre il gioco tra l'essere umano e la natura che rende possibile e sostiene la vita. L'uomo agisce come catalizzatore degli elementi, si rafforza attraverso di essi e restituisce la sua energia all'ambiente e quindi al cosmo.
Questa non è una visione esoterica delle cose, ma una conseguenza radicale dell'auto-responsabilità. Ciò che siamo e come siamo influenza il nostro pensiero, le nostre azioni e la nostra salute fisica. Colpisce i nostri simili e ha un impatto sulla nostra natura e sul nostro ambiente - in tutto il mondo.
Hildegard confronta le interrelazioni come una grande rete: se muoviamo  una maglia della rete, l'intera rete si muove, fino all'ultima e più piccola maglia. Così, quando impariamo a controllare la nostra rabbia con l'aiuto di una pietra, contribuiamo banalmente ad un mondo più pacifico. 

Secondo le descrizioni di Ildegarda, l'uomo dovrebbe svilupparsi nel corso della sua vita, imparare dalle sue debolezze e trasformarle in punti di forza. Qui sta la possibilità di sviluppo personale, di trasformazione e la possibilità di cambiamento. È responsabilità di ogni individuo rafforzare le proprie qualità positive e contribuire così al benessere dell'insieme. 

Ecco perché nel suo lavoro descrive anche le virtù come "forze dell'anima" a disposizione dell'umanità. Questi poteri dell'anima rafforzano o indeboliscono lo stato di salute della persona e quindi la guarigione con le pietre inizia con il rafforzamento delle virtù e lavora attraverso di esse sull'anima e questo a sua volta sul corpo.
Naturalmente Hildegard ha descritto molti rimedi naturali di erboristeria che aiutano in modo rapido e affidabile a livello fisico. Le pietre curative vengono, per così dire, "dall'altra parte", influenzando sottilmente la causa della malattia, cioè la rabbia, la mancanza di controllo, i modelli di pensiero negativo, ecc.

L'effetto curativo delle pietre è descritto meravigliosamente da Ildegarda ed è notevole il modo in cui lei le descrive e la loro applicazione soprattutto per i nostri diversi stati d'animo. Soprattutto per la rabbia, la tristezza e l'impazienza, ma anche per i disturbi oculari e le malattie reumatiche, nomina relativamente molte pietre.
Già nel XII secolo sapeva che la sofferenza fisica è influenzata e causata da stati mentali ed emotivi. La connessione è abbastanza naturale per lei e chi guarisce l'anima aiuta il corpo a curarsi di nuovo. L'interazione tra corpo e anima avviene costantemente, ed è sorprendente che questo non sia visto come ovvio oggi.

Negli scritti di Ildegarda ci sono solo 19 minerali con effetti curativi - oltre a perle di acqua dolce, oro, argento, acciaio, rame e ferro. Questo numero gestibile rende più facile la scelta della pietra giusta e rende accessibile il possesso.

Interessanti sono anche le istruzioni per la rispettiva applicazione. Quindi troviamo come materiale vettore il vino, l'acqua, l'aceto e la saliva.
A prima vista può sembrare un po' medievale, ma oggi sappiamo che la saliva contiene gli antibiotici e gli agenti di crescita delle cellule del corpo. Pertanto, si lecca automaticamente una piccola ferita, si porta in bocca un dito ustionato di riflesso o si  fà sputare ai bambini sulla zona dolorante o abrasa. Molti ricordano anche la frase sedativa e curativa "Heil, heil Spätzle, starà di nuovo bene", cantata ai bambini tedeschi mentre sputavano sulla ferita dolorante. E così la saliva, unita al potere della pietra appropriata, diventa un rimedio molto personale.

Il consiglio di Ildegarda

"... e guarirà, a meno che Dio non voglia"

è una grande sfida per tutti coloro che sperano nella  cura e nella guarigione. Spesso non sappiamo che senso abbia una malattia o una sofferenza e  solo dopo si  comprende  quale strada abbiamo percorso e se  sarebbe stata completamente diversa senza la nostra malattia. Questa dovrebbe essere una piccola consolazione per tutti coloro che lottano contro il destino o la malattia.




Dal libro:
Hildegard von Bingen -" Heilsteine einfach anwenden"  -  Pietre curative facili da usare
di  Brigitte Pregenzer, per sua gentile concessione.

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