Lactuca
“... mangiata senza condimento svuota con la sua linfa inutile il cervello dell'uomo e indebolisce lo stomaco. Per mangiarla occorre condirla poco prima del pasto con aceto o aneto o altra marinata da assorbire. Preparata così purifica il cervello e fa andare di corpo.”
Il genere Lactuca comprende più di 100 specie. Tuttavia, le principali varietà di lattuga coltivate sono cinque:
Le lattughe a cappuccio sono le più consumate e hanno un cuore bianco denso di forma tondeggiante.
Le lattughe Batavia, simili alla varietà a cappuccio, se ne differenziano per le foglie più spesse e la buona resistenza alla siccità.
Le lattughe “foglia di quercia”, dalle foglie particolarmente tenere, o “Lollo rossa”, con foglie ricce e cohlorate.
Le lattughe romane hanno foglie allungate con coste larghe e curve.
Le lattughe asparago o lattughe sedano, dette anche “cinesi” sono consumate soprattutto in Oriente. I loro gambi si mangiano crudi o cotti, mentre le foglie si consumano cotte. Questa varietà di lattughe ha un ricco sapore di sedano e asparago.
Fonte di vitamina B9 (rinnovo cellulare, molto interessante per le donne in gravidanza per lo sviluppo del feto e per i bambini in crescita, nonché per le persone convalescenti).
Fonte di fibre (regolazione del transito intestinale, sazietà) Contiene anche:
Vitamina C
Potassio
Manganese
Ferro
Magnesio
Antiossidanti come la luteina e la zeaxantina apportano ad es. acido alfa linoleico.
Una porzione è sufficiente a coprire la metà del fabbisogno giornaliero di pro-vitamina A o di beta-carotene. La vitamina A è utile per il metabolismo del ferro, la salute della pelle e delle mucose, la vista, il sistema immunitario e la crescita.
A supporto di quello che scrive S.Ildegarda:
La vinaigrette e altre marinature aumentano l’apporto di principi nutritivi della lattuga.
Perché? Perché i carotenoidi, fra cui il beta-carotene, sono assorbiti meglio dall’organismo consumando contemporaneamente una piccola quantità di grassi.
Le foglie in insalata, marinata.
L'insalata condita serve per rinforzare lo stomaco e il cervello, giova al metabolismo.