Violae odoratae
“La viola si colloca tra il caldo ed il freddo. Tuttavia è fredda e cresce dalla dolcezza e purezza dell’aria, quando dopo l’inverno l'aria inizia a riscaldarsi.
Essa agisce anche contro l’oscuramento della vista. Prendi allora del buon olio e riscaldalo al sole o sul fuoco, in un tegame nuovo, quando è caldo mettici dentro le violette, tante da farlo diventare denso. Versalo in un contenitore di vetro e conservalo così. Ungi le palpebre di sera con quest’olio in modo però che gli occhi non ne vengano a contatto, così l’annebbiamento della vista se ne andrà.
Se una persona con gli occhi di fuoco vede male ed ha dolore agli stessi, deve prendere succo di violetta e 2 volte tanto succo di rosa, tanto succo di finocchio quanto un terzo (della quantità) di succo di rosa e aggiungere un po’ di vino. Prima di coricarsi si unga attorno gli occhi con questo rimedio, facendo attenzione a non toccare gli occhi all’interno.
Una persona con disturbi alla testa o ai reni o che sia tormentata dalla gotta in qualche parte del corpo, sprema del succo di viola attraverso una garza, aggiunga abbastanza grasso di capro e ancora metà dello stesso grasso, però stagionato. Fonda il tutto in un tegame e prepari così una pomata da spalmare sulla testa o dove sente dolore, starà meglio.
Se qualcuno ha mal di testa o viene divorato dai parassiti del cancro o ha delle piaghe nel suo corpo, deve prendere del succo di violetta, pesare dell’olio di oliva (un terzo del succo di viola), pesare tanto grasso di capro quanto il succo di viola, far bollire il tutto in un tegame nuovo e preparare una pomata. Chi ha mal di testa deve spalmare la fronte trasversalmente con questa pomata e starà meglio. Si deve ungere anche su altri punti dove l’uomo sia consumato dal cancro o da altri parassiti, che se ne andranno dopo aver assaggiato dell’unguento. Dove l’uomo soffre anche di altre ulcere, deve ungersi con questa crema e potrà così riottenere la salute.
Chi soffre di febbre terzane prenda della viola, un terzo di piantaggine, erba di pepe due volte tanto quanto la piantaggine. Mangi queste erbette spesso insieme ad aceto e sale secco, così guarirà.
Chi invece attraverso la bile nera è oppresso dalla scontentezza e i suoi polmoni ne sono danneggiati, deve bollire le violette in vino puro, filtrare attraverso una garza, aggiungere a questo vino, miele e galanga, tanta liquirizia quanta vuole, produrre così una bevanda chiara e berla: combatte la bile nera, rende lieti e guarisce i polmoni.”
La viola odorata si riconosce facilmente nei prati, ai margini di sentieri, al margine dei boschi fino a 1200 metri di altitudine. Spicca per il suo bel colore violetto, talvolta tendente al lilla e all’azzurro. La pianta è alta dai 5 ai 10 cm. Il suo fiore è uno dei simboli della primavera poiché fiorisce tra marzo ed aprile.
La violetta come scrive Ildegarda è davvero potente e si può utilizzare per diverse patologie.
Olio di violetta
500 ml olio di oliva (Bio), pentola, 20 gr di fiori e foglie di violetta, setaccio e bottiglia di vetro scuro per la conservazione.
Riscaldare l’olio nella pentola e portarlo ad ebollizione per 2 /5 minuti. Aggiungervi i fiori e le foglie di violetta tagliati. Lasciare che il tutto si raffreddi e passare al setaccio, riempiendo la bottiglia di vetro scuro.
Indicazioni
cataratta
dolori muscolari
pustole acne
fibromi, gangliomi
mal di testa
lipomi, neurinomi
neuro fibromi
reumatismi
arteriosclerosi
ipertonia
uremia
Pomata di violetta
30 gr succo di violetta estratto (da circa 60/70 gr. di fiori e foglie)
30 gr di grasso di capro, in alternativa la stessa quantità di burro, anche se il risultato non è lo stesso
10 ml olio di oliva, 1 tegamino, un vasetto per creme e olio di rose.
Pressare le foglie e i fiori di violetta prima in un mortaio e poi estrarre il succo con un estrattore. Mescolare il succo con il grasso di capro e l’olio di oliva in un tegame. Portare il tutto dolcemente ad ebollizione. Lasciare sobbollire per 5 minuti. Far raffreddare la miscela brevemente e metterla nel vasetto ancora liquida. Ora aggiungere le gocce di olio di rosa.
Indicazioni
ulcere, tumori, mal di testa
mastopatia, ferite alla testa
cancro al seno, cancro alla pelle
radiazioni
sinusite
dolori renali
reumatismi
arteriosclerosi
ipertonia
uremia
Elisir di violetta
Tagliare le foglie e i fiori di violetta ed aggiungerli al vino, portarli ad ebollizione, aggiungere le radici di galanga e liquirizia tagliate e lasciare riposare il tutto durante la notte. La mattina seguente portare di nuovo il tutto ad ebollizione, filtrare con il setaccio e la garza in modo da produrre una bevanda chiara. Imbottigliare.
Indicazioni
malinconia, depressione
disaffezione al lavoro